Antonio Scocca: "All´orizzonte importanti novità"


13/10/2015 - Il Delegato Regionale parla dopo la prima riunione con le società

Si avvicina un grande momento per il calcio a 5 toscano, il ritorno a Prato della nazionale italiana, impegnata in un doppio test contro l'Iran. Un segnale di attenzione da parte della Divisione calcio a 5 in un momento di grande rilancio per tutto il movimento. Dalle 10 società nel nazionale, allo sviluppo delle squadre giovanili, all'incremento delle squadre che parteciperanno al campionato regionale femminile, per finire dall'aspetto più importante, ovvero la nascita di scuole calcio a 5 un po' in tutta la Toscana. Dati importanti che andiamo ad analizzare con il delegato regionale Antonio Scocca, che si avvia all'ultimo anno del suo primo mandato. 
Antonio Scocca, dieci giorni fa la prima riunione con le società toscane. Al Museo del Calcio non si era mai vista una tale partecipazione. 
Sono davvero soddisfatto. Le società stanno capendo l'importanza di questi momenti di confronto. A mio parere si tratta della miglior riunione degli ultimi anni, non solo dal punto di vista dei numeri, con una sala quasi piena, ma anche della qualità della discussione. C'era il clima giusto per parlare di tutto. Oltre a me erano preseti Andrea Serra, come Designatore Regionale dell'Aia e soprattutto il vicepresidente del Comitato Regionale, Vasco Brogi. Questo a testimonianza dell'interesse verso la crescita del futsal. Questo lo si è evidenziato anche con il fatto che Brogi non si è limitato a fare un saluto, ma ha partecipato attivamente al dibattito. 
Il tema più caldo è stato quello della Serie D. 
Parliamo dell'unica nota dolente dell'ultimo anno, in cui tutti i campionati hanno incrementato i numeri. La crescita del vertice, con 9 squadre maschili nel nazionale che rappresentano un record, ha ovviamente svuotato un po' i campionato regionali. Siamo stati costretti a diversi ripescaggi e la Serie D è stata ovviamente la categoria che ne ha risentito di più. Siamo arrivati a 18 squadre, pochine. Un numero troppo elevato per poter fare un girone unico da dividere in 34 giornate, con 17 trasferte ai quattro angoli della Toscana. In più la presenza dell'Isola d'Elba ha cancellato anche la possibilità di turni infrasettimanali. Allora abbiamo deciso di introdurre una nuova formula per la Coppa Italia. 
Quali sono i vantaggi?
Intanto ogni squadra giocherà sicuramente otto partite in più, portando il totale da 16 a 24. Poi diamo un'importanza maggiore alla competizione, che metterà in palio per la vincitrice la promozione diretta in C2. Inoltre da Final Four si passerà a Final Eight. 
Questo non toglie che in futuro bisognerà incrementare i numeri. 
Certamente. La Serie D ha numeri stratosferici in altre regioni. Dobbiamo lavorare meglio con i campionati amatoriali, che non hanno sfondato, e soprattuto nelle Province, con una collaborazione maggiore da parte dei delegati provinciali. La realtà è che ogni anno c'è un buon numero di iscrizioni, ma esiste anche un'emorragia che dobbiamo bloccare. Quest'anno abbiamo perso, tra le altre, società storiche come Terranuovese e Geraci Firenze e una realtà importante anche nel giovanile come il Real Fucecchio. 
Tutt'altro che emorragica la situazione del giovanile. Quando Antonio Scocca è stato eletto delegato c'erano 18 squadre, 10 in Under 21 e 8 in Juniores. Adesso sono 43: 12 in Under 21, 19 in Juniores, 12 in Allievi. 
Forse qualcuno si dimentica da dove siamo partiti. Il movimento giovanile stava scomparendo. Le società di C1 preferivano pagare multe salate piuttosto che investire sulla Juniores. Adesso c'è stata un'inversione di tendenza. Oltre a queste 43 squadre ci sono anche una decina di società attrezzate o che si stanno attrezzando per l'allestimento di scuole calcio a 5 ed è probabile che riusciremo ad organizzare i primi concentramenti per Esordienti e Giovanissimi. Non so se avete capito bene: Esordienti e Giovanissimi. Sfido chiunque a dire che tre anni fa avremmo sperato in questo. Vorrei organizzare una riunione per il giovanile in occasione delle due partite della nazionale, vedremo. Poi credo sia arrivato il momento di eleminare i fuoriquota nel campionato Juniores. Nella riunione di febbraio, in funzione dell'anno prossimo, ne discuteremo con le società. 
I risultati sono sicuramente sotto gli occhi di tutti. Ci sono state anche le novità dei campi al chiuso per la C1 e, finalmente, criteri di ripescaggio precisi. Qualcuno si lamenta per la scarsa frequenza dei corsi allenatori. 
Il primo, dopo tanti anni, siamo riusciti ad organizzarlo subito, nel 2013. Poi abbiamo incontrato qualche difficoltà di trovare numeri e date giuste. Adesso sono contento di annunciare che, in accordo con il Settore Tecnico, il prossimo corso allenatori in Toscana si svolgerà a gennaio o febbraio. Invito quindi tutti coloro che sono interessati ad iscriversi e che avevano mandato fax di adesione nei mesi scorsi di rimandarlo al Comitato. Giovedì sul prossimo Comunicato usciranno le indicazioni del caso.
Chiudiamo parlando di Rappresentativa. Si è chiuso un ciclo con tutte e tre le panchine vacanti. Quando si conosceranno i nomi dei nuovi selezionatori. 
Entro fine mese spero di trovare le persone giuste. Sicuramente rispetto a quando ho preso l'incarico sono cambiati i tempi e bisogna analizzare diversi fattori. Credo che si possa tornare a rivolgersi nuovamente anche a tecnici tesserati per società. Fino ad ora lo abbiamo fatto soltanto per il primo anno con Allievi e Femminile, visti i tempi ristretti in cui ci siamo trovati ad organizzare la partecipazione ai rispettivi tornei. Quindi adesso valuteremo in una rosa di candidati più ampia, senza però creare situazioni di conflitto d'interesse.